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Basilica di S.Maria Maggiore
L'opera fu voluta da Bernardo Clesio; è ad aula unica, presenta cappelle laterali e fonti luminose nelle parti absidali. L'edificio fu terminato nel 1524 secondo quanto è indicato nella bellissima targa esterna, che meglio sarebbe chiamare edicola.E' di impostazione classica, severa nelle lesene trabeate che inquadrano quasi architettonicamente le figure dei due angeli reggi scudo, scolpiti in modo assia marcato, soprattutto nei lineamenti del viso. Los temma del clesio è in risalto, come la tiara e sette verghe collegate da un nastro con il motto "Unitas", sotto il quale fiancheggiata da protomi leonine, la targa con l'iscrizione:"Bernardo Clesio Praesule ac Principe Tridentino Auctore M.D.X.X.". L'edicola reca in fastigio un piccolo complesso iornamentale di cornucopie, delfini, protomi leonine armonicamente inserite ed intersecate, con ricchezza di movimento e di fantasia. Sempre sul parametro absidale, più sotto, un'umile quanto significativa epigrafe: "Antonius Medalia Lapicida de Pelo Superiori Vallis Intelvi Cumensis Huic operi praefuit MDXXIIII". La basilica attraversò periodi burrascosi con crolli delle volte e restauri malfatti di tale portata da cancellare il carattere primitivo a deccezione della parte absidale (la facciata è diversa da quella ideata dal Maedaglia a seguito di un mediocre restauro del 1901). Le parti esterne dell'edificio sono tutte in pietra rosa estratta dalle cava di Pila di Villamontagna (Trento). Il rivestimento è scandito da lsene in pietra più chiara,la semplice cornice è completata da un abbozzo di balaustra sporgente che avrebbe dovuto sostenere statue mai realizzate. La luce è assicurata da coppie di finestre centinate che nell'abside divengono ad arco allungatodiffondento all'interno una luminosità quasi contrastante con la penombra del resto del tempio. Le cappelle ai lati della sala, sono tre per lato più una di minor ampiezza immediatamente precedente il presbiterio; sono separate da pilastri con zoccolo alto sul quale poggiano le paraste completate in capitelli composti a foglie, fregi stemmi e alla sommità la rosetta tipica della decorazione lombardo-bramantesca. Regesto EventiAnno |
Luogo |
Evento o ruolo |
Artista |
| Italia, Trentino, Trento, Trento | Cantoria dell'organo | Vincenzo Grandi | |
1520 | Italia, Trentino, Trento, Trento | Costruzione | Antonio Medaglia | |
1600/1700 | Italia, Lombardia, Bergamo, Bergamo | Stucchi | Giovanni Battista Barberini | |
1642 | Italia, Lazio, Roma, Roma | realizzazione opera | Francesco Castelli | |
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