Tra i principali fornitori di pietre scolpite della Milano del secondo Cinquecento. Il suo nome compare nei documenti relativi ai cantieri milanesi dell'Arcivescovado e della Canonica degli Ordinari, a San Sebastiano e alla Certosa di Garegnano, nel cantiere del Seminario Maggiore e a Sant'Ambrogio. Molto probabilmente egli presta la sua opera anche presso il cantiere del Collegio dei Giureconsulti, mentre fuori Milano lavora "a Caravaggio alla Madona".