Nato a Coldrerio in data imprecisata, ma compresa fra il 1585 e il 1590, l’architetto e ingegnere Giovan Battista Mola, padre del noto pittore Pier Francesco, fu a Roma già nel 1601, ma il decennio che segue è segnato da continui viaggi al paese d’origine. Fra le diverse cariche in Roma, fu architetto camerale e di Castel Sant’Angelo in sostituzione temporanea del collaboratore Vincenzo della Greca e, dal 1641, fu impiegato come sottomaestro delle strade. Dopo aver lavorato, nel 1637, al progetto per l’Oratorio dei Filippini, ricevette una condanna per malaffari con mercanti di pietre, riuscendo però ad evitare il carcere grazie all’appoggio del cardinale Camillo Pamphilj. I suoi incarichi più importanti furono i progetti per i campanili della basilica di San Pietro (1645 ca.) e per la chiesa di S. Agnese in piazza Navona. Giovan Battista Mola morì a Roma il 23 gennaio 1665.