Borromini

Architetto e scalpellino

27 09 1599

03 08 1667

L’architetto ticinese Francesco Castelli, più noto come Borromini, può essere considerato, insieme al Bernini e a Pietro da Cortona, uno dei tre fondatori del barocco romano. Nato nel 1599 a Bissone, è nel 1608 a Milano, dove compie un apprendistato da scalpellino nel cantiere del duomo. Stando all’ipotesi del Baldinucci, Borromini si sarebbe trasferito a Roma nel 1614, ma secondo altri (Curcio) il soggiorno romano dell’artista inizia nel 1619, quando compare come scalpellino nel cantiere di San Pietro, sotto la direzione di Leone Garvo, suo parente e capo della Fabbrica. Nel corso degli anni venti del Seicento riceve diversi altri incarichi da scalpellino ed entra in contatto con Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini, con il quale collabora al Baldacchino di San Pietro e nel cantiere di Palazzo Barberini. Nel 1632 è nominato architetto della Sapienza, l’antica Università di Roma. Fra le opere più importanti del Borromini, si ricordano la chiesa e il convento di San Carlo alle Quattro Fontane (1633-41), la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza (1642-65) e la riconfigurazione barocca della basilica di San Giovanni in Laterano (1646-57). L’artista muore suicida a Roma, nel 1667.