Domenico Fontana, architetto ticinese originario di Melide, si trasferisce intorno all’etą di vent’anni a Roma, dove svolge gran parte della sua attivitą. Ricordato come “Architetto et Magistro Fabricae Venerandae Ecclesiae S. Ludovici Nationis Gallicae De Urbe”, nella cittą riceve numerosi incarichi e ottiene, nel 1585, la nomina di ‘architetto papale’ da parte di papa Sisto V Peretti. L’attivitą romana di Domenico Fontana conta la costruzione di alcune importanti fabbriche, fra cui la Loggia delle Benedizioni di San Giovanni in Laterano e i palazzi apostolici del Vaticano (1589-91) e del Laterano (1585-90). Diversi furono anche gli interventi urbanistici, esemplificati dall’apertura di via Felice (l’attuale arteria costituita dalle vie delle Quattro Fontane e Depretis) e del tridente fra la chiesa di S. Maria Maggiore e le chiese di S. Lorenzo fuori le Mura, S. Maria di Loreto e S. Croce in Gerusalemme (1585-87). In tale attivitą rientra anche la sistemazione, a cura dello stesso Fontana, degli obelischi posti alle spalle della chiesa di S. Maria Maggiore (1585) e nelle piazze di San Pietro (1585-88), San Giovanni in Laterano (1588) e del Popolo (1589). Negli anni novanta, dopo la sua rimozione dalle cariche pubbliche pontificie, Fontana si trasferisce a Napoli, dove muore nel 1607.