Nacque da Battista Mirano a Casasco, ‘Vallis Intelvi episcopatus Comi’. Venne a Genova poco dopo il 1590 per imparare scultura. Fu accolto da Taddeo Carlone, che continuò a tenerlo con sé anche dopo la fine dell’apprendistato, come lavorante. Strinse una forte collaborazione con i Ferrandina. Mostrò un forte legame stilistico con il fiorentino Francesco Fanelli.
Scrive di lui il Belloni: “Il Mirano fu uno scultore di angeli, festanti, danzanti, tripudianti, con un eterno sorriso di gioia”.