Nel 1697 si presenta ad una gara d'appalto per l'assegnazione di lavori in pietra presso l'Arsenale di Torino. Nel 1699 partecipa ad un'altra gara per la realizzazione delle logge di un palazzo in costruzione entro il recinto della Cittadella di Torino. Nel 1701 presta garanzia, assieme a Bartolomeo Quadrone, in favore del piccapietre Francesco Marchese, che si impegna a costruire gli scalini e il pavimento in pietra per il medesimo palazzo. Nel 1713 il suo nome ricompare come firmatario di un contratto per la provvigione di scalini in pietra di Cumiana da porsi nel castello di Rivoli.