Nel 1697 partecipa, assieme ai capimastri Domenico Carlone e Francesco Gambone, ad una gara d'appalto (che verrā poi vinta da Francesco Piazzoli) per la costruzione della nuova Porta Palazzo a Torino. Nello stesso anno, e sempre in compagnia del Carlone, partecipa ad un'altra gara (che verrā vinta da Gio Michele Giavoletto e Andrea Molinaro) per il trasporto di colonne, basi e capitelli in pietra dal Giardino reale al cortile dell'Accademia reale di Torino. Nel 1698, questa volta assieme al collega Gio Battista Quadrone, prende nuovamente parte ad una gara d'appalto (poi vinta da Alessandro Aprile) per lavori in pietra per il Giardino reale di Torino. Il 27 maggio dello stesso anno, assieme a Gio Domenico Carlone e Gio Battista Quadrone, si assicura l'impresa della fornitura di pietre di San Martino (nel pinerolese) per la realizzazione delle fontane nel giardino di Sua Maestā. Nel 1703 lo ritroviamo presente alla gara d'appalto per la realizzazione del ponte in pietra sul fiume Ceronda (Venaria, Torino) che verrā vinta dall'impresario Francesco Marchese e compagni; nello stesso anno firma il contratto per l'altare maggiore in marmi policromi della chiesa dei Padri agostiniani a Cirič (Torino). E' in quest'ultima occasione che si dichiara che il paese d'origine del Vanello č Legrantia nello stato di Lugano.