Nel 1733, in compagnia di Giovanni Battista Lombardo, presta garanzia per l'impresario torinese Giovanni Galeazzo Pagano. Nel 1734 firma, assieme a Giovanni Battista Piazza, un contratto per la costruzione di un canale nel cortile del Palazzo reale e per altri lavori al Castello reale di Torino. Nello stesso anno fa nuovamente da garante, questa volta assieme ad Antonio Casella, in favore dell'impresario Tomaso Lezzeni: in quest'ultima occasione si specifica che il Mossino, capo mastro abitante a Torino, è originario del paese di Loggio in Valsolda.