Nel 1719 firma, assieme al capomastro piccapietre Alessandro Piazzolo, un contratto per la lavorazione di pietre di Gassino destinate al cantiere della Basilica di Superga (Torino), secondo le istruzioni del'ingegner Bertola. In questa occasione si afferma che il Marchese e il suo compagno di lavoro sono entrambi originari di Como. Nel 1729 Andrea Marchese è nuovamente attivo per il cantiere di Superga, poichè firma un contratto per la provvisione di 55 scalini in pietra per la scala principale della chiesa: in questo caso l'origine del capomastro viene indicata nel paese di Saltrio. Questa informazione viene confermata nel 1731, quando firma un nuovo contratto per la provvisione di 42 scalini di pietra da collocare nella sala d'armi dell'Arsenale di Torino, impegnandosi a seguire le istruzioni e il disegno di Filippo Juvarra. In quest'ultima occasione si dichiara inoltre che il capomastro abita a Piasco, nel saluzzese (Cuneo).