In posizione strategica allo sbocco della Valle Intelvi sul Ceresio, forse Osteno, un tempo borgo fortificato, prende nome proprio dalla parola latina ostium (porta). Entrambi i nuclei conservano tracce medievali nei portali, nelle due chiese parrocchiali (S. Vincenzo e SS. Pietro e Paolo, quest'ultima nota per la marmorea Madonna di Andrea Bregno), nelle casseforti affrescate e nei bassi portici. All'ingresso dell'abitato di Osteno si trova I Orrido della Pescara, una lunga fenditura a meandro dove precipita a cascata il torrente Telo, uno dei due omonimi (l'altro sfocia ad Argegno) che forse diedero nome alla Valle “inter Teluis"). A 4 km verso Porlezza, lungo una riva selvatica ma costellata di campeggi e ristori, le note Grotte di Rescia, affascinanti Cunicoli fioriti di stalattiti e stalagmiti presso la cava di roccia tufacea utilizzata nel secolo scorso per la decorazione "à rocaille" di facciate e giardini. On a strategic situation where the Valley comes out to Lake Ceresio, perhaps Osteno, once upon a time a fortified borough, is named from the Latin word "ostium" (door). Both districts retain Medieval traces in the doorways, in the two parish churches (St. Vincent and St. Peter and Paul, the latter well-known for the marble Madonna by Andrea Bregno), in the frescoed strong-houses and the low porches. At the mouth of Osteno built-up area you can admire the Orrido della Pescara, a long meander-like ravine created by the waterfall of the Telo stream, one of the two homonymous streams (the other flows at Argegno) that perhaps gave name to the Valley (Intelvi "inter Teluis"). At 4 km towards Porlezza, near a shore wild but endowed with campings and inns, there are the famous Grotte di Rescia, charming caverns flowered with stalactites and stalagmites near a quarry of tufa, used in the past century for "rocaille" decorations.