Bianchi di Campione
"Pittori, architetti ed intendenti di statue, machine et altre simili opere": così vengono descritti in un documento del 1642 Isidoro Bianchi e i figli Pomponio e Francesco. La loro formazione professionale è da ricercare, di generazione in generazione, all'interno della pratica del cantiere, mondo capace di stimolare la versatilità di impiego sul fronte pittorico e su quello decorativo. L'esercizio della loro professione li porta ad operare in Lombardia, in Piemonte e in Ticino nella prima metà del XVII secolo.
Nato a Campione il 20 luglio 1581 da Bernardino e Donna Giacomina, Isidoro Bianchi, dopo il matrimonio con Fiorbellina Ferrari di Lugano (1601), si stabilisce nel paese natale. E' registrata la sua presenza a Praga nel Luglio 1605. Viene introdotto nell'ambiente comasco da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone e dal conte Quintilio Lucio Passalacqua; raggiunge la capitale sabauda già alla fine del primo decennio del Seicento al seguito dei numerosi artisti luganesi allora presenti a Torino. Del Bianchi è apprezzata la sua abilità di scultore, elogiata a partire dagli apparati nuziali di Vittorio Amedeo e Cristina di Francia realizzati in collaborazione con i luganesi Antonio e Pietro Castelli. I figli Pomponio e Francesco vengono da lui inseriti nel cantiere di Rivoli nel ruolo di stuccatori e sono ufficialmente registrati nel biennio 1631-32. Padre e figli sono ricordati con ammirazione nella realizzazione degli apparati per le esequie di Vittorio Amedeo (1638): di Isidoro si scrive che "non è meno ammirato lo scalpello, di quello sia meraviglioso il pennello"; a Francesco e Pomponio viene riconosciuto essere "degni allievi d'un tanto padre". Fervida l'attività della bottega tra Piemonte e i laghi lombardi: a Torino i Bianchi decorano numerose sale del castello del Valentino, a Campione riplasmano l'interno del Santuario della Madonna dei Ghirli, a Cressogno intervengono a più riprese alla Medonna della Caravina. In quest'ultima fabbrica è presente anche Paolo Gerolamo Bianchi -nipote di Isidoro- che, al pari dei suoi predecessori, nel cantiere muove passi fondamentali per la sua formazione artistica.
Bianchi from Campione –
“Painters, architects and learning of machines and other similar things”: these are the words used in 1642 to describe Isidoro Bianchi and the sons Pomponio and Francesco.
Their professional training comes from the experience of the yard, this place is able to incite versatility for painters and decorations.
In the first half of XVII century, they worked in Lombardy, in Piemonte and in Ticino.
Isidoro Bianchi was born in Campione the 20th July 1581, from Bernardino and Donna Giacomina. After his marriage with Fiorbellina Ferrari from Lugano, in the 1601, he went in his native country.
We know that he was in Prague in July of 1605. He was known in society of Como thanks to Pier Francesco Mazzucchelli (called Morazzone) and to Count Quintilio Lucio Passalacqua; he went to Turin at the end of the first decade of XVII century, following the artists from Lugano that were in Turin.
He was an able sculptor and was praised first thanks to the devices for the marriage of Vittorio Amedeo and Cristina of Francia, these devices were realized in collaboration with Antonio and Pietro Catelli (artists from Lugano).
Pomponio and Francesco, his sons, are introduced in the yard of Rivoli, as stucco workers and are registered in the years between 1631-32.
Father and sons are remembered for realization of devices for the obsequies of Vittorio Amedeo (1638): about Isidoro it is written “his chisel is appreciated as his wonderful paintbrush”; to Francesco and Pomponio are recognised to be “worthy pupils of their father”.
The activities of the workers between Piemonte and the Lakes of the Lombardy are numerous: in Turin, Bianchi Family decorated many halls of the Castle of Valentino, in Campione they remake the inner of the Sanctuary of “Madonna dei Ghirli”, in Cressogno they work more than once at “Madonna della Caravina”. Paolo Gerolamo (Isidoro’s nephew) also worked in this yard and had his first important experience in the yard, like his predecessors.
Membrimembro |
Francesco Bianchi (1632) |
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Isidoro Bianchi (1581 - 1662) |
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Pompeo Bianchi (1602 - 1683) |
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