Carloni di Scaria
I Carloni di Scaria dal secondo Cinquecento al Settecento: artisti e impresari
È tradizione critica piuttosto radicata considerare la dinastia di artisti Carloni di Scaria come un singolo ceppo famigliare, operoso unicamente nei territori al di là delle Alpi, in contrapposizione al ramo ticinese proveniente da Rovio, la cui attività è concentrata sulla costa ligure e nel Nord Italia.
Tralasciando di occuparci di questi ultimi, per i quali si rimanda al terzo volume della collana a cura di Laura Damiani Cabrini (1997), va invece rilevato che dal borgo di Scaria provengono in realtà diverse imprese familiari agenti sotto l'insegna dei Carloni, che non si limitano a percorrere le rotte che conducono nel centro Europa, ma intercettano anche una consistente fetta di mercato sulla costa tirrenica.
I risultati delle ricerche, che in seguito illustreremo, tracciano quindi una mappa d'azione, dai confini piuttosto fluidi, di questi gruppi di maestranze edili e prospettano l'esistenza di una rete di interscambi molto più ricca di quanto finora non sia stato appurato.
Una diramazione così ampia, complicata dall'intrecciarsi di legami parentali endogamici e dal ripetersi frequente degli stessi nomi di battesimo, rende poco agevole una ricostruzione genealogica esauriente per i diversi ceppi famigliari.
Un secondo ordine di problemi, in questo senso, è dato dall'esiguità del materiale d'archivio. A questo proposito va sottolineato che nell'Archivio parrocchiale di Scaria i Registri anagrafici sono redatti soltanto a partire dal 1710.
Non è purtroppo accessibile l'Archivio privato della famiglia Lanfranconi, attuale erede degli artisti, che a quanto testimonia la tesi di dottorato discussa a Vienna nel 1969 da Johann Sturm, che esamina soltanto in parte le carte del fondo, si sarebbe sicuramente rivelato prezioso. Tale ostacolo è stato in parte aggirato da chi scrive conducendo una ricognizione a campione sul Fondo Notarile dell'Archivio di Stato di Como, una ricerca che ha permesso di colmare qualche lacuna e chiarire alcuni aspetti della vicenda di questi artisti emigranti.
The Carloni from Scaria: from the second part of XVI century to the XVIII century: artists and entrepreneurs.
Usually we thought that the dynasty of Carloni from Scaria is only one stock, that worked in territories in the north part of the Alps, in contrast with the stock, coming from Ticino in Switzerland, that worked in the Ligurian coast and in the north part of Italy.
We don’t want to speak about this last stock (for further information look at the third volume of the series edited by Laura Damiani Cabrini (1997), we want to evidence that many different families, under the name of Carloni and coming from Scaria, worked in the centre of Europe and in Tyrrhenian coast.
Some researches, explained later, shown an action map (with fluid frontiers), of these groups of workers and probably it is richer of what we know actually.
Usage of the same names for different persons, complicated relationships made a genealogic re-establishment very difficult for every stock of the family.
Other problems are connected with the lack of notices included in archives. For this proposal we have to say that in archives of the Parish church of Scaria registries were compiled from 1710.
Private archives of Lanfranconi Family (heir of the artists) are inaccessible. Like Johann Sturm shown in his thesis (Vienna 1969) these archives could be very precious.
This lack has been in part completed by who is writing these words, making a research in the National Notarial Archive of Como.
Membrimembro |
Domenico Carloni ( - 1683) |
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Pietro Carlone ( - 1593) |
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Anna Maria Carloni |
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Giacomo Carlone (1533 - 1566) |
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Battista Carlone (1596) |
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Andrea Carlone (1602 - 1625) |
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Francesco Carlone (1620) |
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Bartolomeo Carlone (1632) |
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Giacomo Carlone (1635) |
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Carlo Antonio Carloni (1635 - 1708) |
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Giovanni Battista Carloni (1642 - 1721) |
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Bartolomeo Carloni (1650 - 1724) |
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Diego Francesco Carloni (1674 - 1750) |
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Carlo Innocenzo Carloni (1686/87 - 1775) |
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